LA POZZANGHERA

27 febbraio 2009 at 17:42 (Il Punto)

Se si prova a fare il passo più lungo della gamba ci si può rendere conto di quante cose meravigliose fossero dietro l’angolo, pronte per il più intraprendente. La maggior parte delle volte però, non vedendo cosa c’è al di la del nostro passo normale, bè ecco……si può anche finire in una pozzanghera. Ovviamente dopo esserci tirati su dalla pozzanghera il primo istinto è quello di chiederci: "Perchè quella pozzanghera era lì? Con tutta la gente che passa perchè ci sono caduto proprio io?" La commiserazione però non ti aiuterà mai a strizzare il calzino bagnato, anzi, se non fai attenzione finirai per bagnarlo ulteriormente con le tue lacrime. Suggerisco invece di girarti indietro e chiederti……perchè ho fatto il passo più lungo della gamba? ne è valsa la pena? Sì, no, forse……basta decidere,valutare e farne tesoro per la prossima volta.
 
Anche io cado nelle pozzanghere (più spesso di quanto do a vedere) e ora provo ad applicare il mio metodo……mumble mumble……sì, le conseguenze sono e saranno disastrose però ne è valsa la pena, vorrei dire solo una cosa:
 
" Potevi stupirmi con effetti speciali
e colori ultravivaci
ma tu non sei fantascienza,
sei scienza
e quindi non mi hai solo stupito,
mi hai anche arricchito. "
 

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SINDROME di F.B.

21 febbraio 2009 at 18:16 (Il Punto)

Tutte le volte che ci incontriamo i nostri discorsi sono di questo tipo:

A: " Ciuffi di isotopi in mano "

B: " Passeggio tra le particelle dei miei atomi "

A: " Nuclei pulsari "

B: " Neutroni e quasari "

Vi chiederete…..e gli altri intorno che vi sentono, cosa fanno?

A e B: " Suffi soffocati, Mullah immobili" 

 

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LO SAI?

13 febbraio 2009 at 17:38 (Il Punto)

La banalità è talmente banale che mai nessuno ne parla, adesso ho deciso di imitare Pascoli (l’imitazione è la migliore forma di ammirazione) e quindi vi parlerò delle piccole cose e non della questione sul medio-oriente. Andando in giro mi sono accorta che capisco quasi tutti i lati del carattere da come uno si comporta in un parcheggio, o se mi limito a guardare in casa mia, posso tranquillamente vedere che: meno si fa durante la giornata, più si sente il bisogno di parlarne a tavola. La banalità….
 
 

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